‘Il ponte d’Amore che collega l’Umanità’
In questo inizio di anno riprendiamo con grazia il nostro incontro con le qualità trasformative.
Nei giorni in cui la separatività si manifesta in forme varie di violenza mondiale, ascoltiamo il potere evocativo della fraternità: la meta celata della grande famiglia umana, il patto segreto che unisce individui sconosciuti tra loro. Desideriamo migliorare il mondo in noi e intorno a noi, con grande attenzione, cura, calore, intelligenza.
Liberiamoci dalle scorie della personalità, allontaniamo sospetti e pregiudizi attivando l’amore. Significa sviluppare un progetto del cuore per fare in modo che qualcosa diventi veramente migliore. La violenza e la rabbia non migliorano né le persone né la società.
Possiamo operare in noi e verso gli altri, diffondendo una cultura che vede il bene degli altri eguale per dignità e importanza al mio bene, affrancandoci dall’illusione della separatività. Lo sviluppo di una umanità capace veramente di migliorare e armonizzare il mondo, senza sacrificare nessuno. Scopriamo nell’altro la nota divina che ci accomuna, discriminiamo con amore ciò che non comprendiamo, attivando l’altruismo come disciplina del cuore.
Con gioia riportiamo l’attenzione al nostro centro con un respiro lento, rotondo e ritmico. Rilasciamo il corpo fisico, acquietiamo le emozioni, liberiamo la mente da ogni pensiero. Visualizziamo un grande complesso vocale in un auditorio e ci vediamo nel gruppo, pronti a intonare la composizione corale con gli altri. Immaginiamo di cantare insieme agli altri, sentendo vibrare dentro un profondo senso di partecipazione e di fraternità. Partecipiamo allo sviluppo di coscienze sensibili, sagge, amorose e creative di altro bene, di calore, di rapporti umani di donazione reciproca, di attenzione alla Terra e alle sue creature.