CHI SONO

La mia Storia

Forse la montagna dei tre tempi mi ha confidato tre segreti: la gratitudine verso il passato, la disponibilità verso il presente, la responsabilità verso il futuro.” C. Levenson

Che grande opportunità poter fare sintesi della propria vita quando ci si deve raccontare. Per un istante la si osserva, e si scorge la saggezza che la permea; tutto sembra perfetto per quello che è ed è stato. La ricerca è la nota che da sempre mi accompagna. Un buon matrimonio, due meravigliosi figli e un’attività florida di pittrice non avevano alleviato quello che provavo nel profondo: una sottile sofferenza e una tristezza antica che mi toglievano il piacere in tutte le cose. Sollecitata da un’innata curiosità e da una costante volontà, ho cercato un senso al vissuto per dare un valore a ciò che provavo. Essendo di natura concreta sono sempre passata tramite l’esperienza.  Per anni ho insegnato tecniche pittoriche differenti, ascoltavo le persone e osservavo lo straordinario potere terapeutico del colore. Il desiderio di passare dall’essere fruitrice delle varie opportunità conosciute all’essere testimone di come si possa affrontare il sottile “male di vivere” scoprendo nuove risorse interiori, è stato naturale. La Kinesiologia ha dato una svolta importante al mio difficile rapporto con il cibo nato con me e la mia malformazione labiopalatina. La meditazione, con lo studio dei Maestri di Luce, mi sostiene nel mantenere saldezza profonda,  nel senso di connessione e appartenenza al Tutto. La Psicogenealogia Junghiana ha svelato gli intrecci del sistema familiare e la mia fedeltà ad esso riqualificando la relazione col passato. Non esiste un’unica strada: ognuno di noi lungo il cammino può incontrare persone, gruppi, situazioni, libri e metodi che possono far evolvere nell’affascinante ricerca del proprio senso alla vita. Sono profondamente grata alla mia storia particolare, a tutti coloro che mi hanno accompagnata nell’incontro con me, certa che questo percorso di esplorazione durerà tutta la vita. Viaggio leggera con la mia imperfezione che mi fa da maestra, esortandomi all’umiltà e amo camminare accanto alle persone come me in ricerca. Con gioia assaporo la magia della vita!

La Saggezza Del Corpo

Il corpo è simile a uno strumento musicale. Ciò che sentirete dipende dalla maniera in cui suonate.”

Il corpo ha una sua riposta saggezza ed è un impeccabile registratore. Prendersene cura è imparare a leggere e ascoltare il suo segreto linguaggio, che ci consente di conoscere la nostra storia. Doniamo al sintomo un senso di sacralità, con amorevolezza e nel totale rispetto. Accade un misterioso salto dalla mente al corpo, in un arcobaleno di simboli riguardanti il nostro modo di stare con noi stessi, gli altri e nel mondo. Noi siamo un ecosistema che vive in un ecosistema, cerchiamo di recuperare il senso di connessione. Nel corpo si attua la sintesi o si vive drammaticamente la scissione che può essere lacerante. L’anatomia esperienziale è ascolto. È anche occasione per portare in primo piano la conoscenza e la consapevolezza di uno strumento sofisticato che risponde e si adatta continuamente a qualsiasi cosa accada, cambiando in continuazione spazio, ritmo e linguaggio. E con sapienza sa riconoscere la sua parte di cielo. Tutto quello che ci accade ha una saggezza profonda, ha significato in un piano più ampio di comprensione. È un vero gioco, di straordinaria precisione, che ci invita a diventare vigili, attivi e responsabili.

BenEssere

La salute è un bene prezioso e ci rende liberi! Liberi di fare ciò che desideriamo, quando vogliamo. Libertà apprezzata solo nel momento in cui si perde. Spesso siamo portati a credere che la salute sia solo l’assenza del sintomo e del dolore, ma è davvero semplicemente ‘funzionare bene’? Ad un certo punto qualcosa accade: si spezza un equilibrio, si rompe un ritmo e tutto questo viene spesso percepito come un ostacolo. Si tende ad eliminarlo rapidamente, in quanto ci obbliga a rallentare, talvolta a fermarci. Una sorta di fastidio per una parte riconosciuta come nostra e al contempo estranea. Il sintomo chiede attenzione, il corpo usa le parole che non osiamo dirci, potrebbero essere colte come ‘le confessioni dell’anima’. Disabituati ad ascoltare, ci sentiamo governati da forze sulle quali non abbiamo potere personale ed opponiamo una dura resistenza. Questo processo costituisce un momento fondamentale del vivere individuale e collettivo, senza il quale paradossalmente non può esserci salute né evoluzione. Il disagio può essere utilizzato come una grande occasione per occuparsi della propria salute in modo consapevole.  ‘Salute’ dunque nel suo significato più completo di salvo, integro: il Ben-Essere dell’individuo sul piano fisico, mentale, spirituale e sociale. Immaginatelo come un armonioso concerto vibrante!

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