Psicogenealogia junghiana

La psicogenealogia junghiana e le costellazioni psicogenealogiche

La cosa importante è non smettere di porsi domande.” Albert Einstein

La Psiconealogia junghiana è un metodo per conoscere le proprie radici e se stessi. È una presa di coscienza delle dinamiche generazionali e delle ripetizioni; si indaga sulla trasmissione transgenerazionale delle problematiche familiari e dei traumi.
La finalità è divenire ‘liberi’ nelle scelte di vita.
Con questa tecnica si può scoprire da dove giungono alcune difficoltà che tendono a ripetersi tra i membri della famiglia.
La Psicogenealogia nasce dall’unione del pensiero junghiano con quello sistemico transgenerazionale proposto da Anne Ancelin Schützenberger e da Bert Hellinger.
L’analisi della storia familiare su più generazioni, aiuta le persone a prendere coscienza delle ripetizioni di eventi simili che condizionano i discendenti. Non ci sono ‘colpe’, ognuno ha fatto il meglio che poteva comprendendo le problematiche e i nodi psichici dei propri antenati. La lealtà è la forza che tiene unito il sistema della famiglia.
La Psicogenealogia segue l’idea di fondo junghiana di portare alla coscienza le enormi conoscenze dell’inconscio collettivo riguardante la famiglia seguendo le tracce delle inevitabili, apparentemente casuali, sincronicità.

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lL GENOSOCIOGRAMMA

Il Genosociogramma è lo strumento principale in Psicogenealogia e consente, tramite il disegno, di esprimere attraverso i lapsus e le dimenticanze quello di cui siamo a conoscenza senza saperlo. Un ‘lavoro concreto ‘ per la sua immediatezza nella composizione grafica e la ‘visibilità’ delle sottotracce.
Il Genosociogramma è un albero genealogico commentato, con una rappresentazione grafica dei legami familiari, una mappa che schematizza le grandi tappe del ciclo di vita della famiglia. Viene utilizzato un cerchio per il femminile, un quadrato per il maschile. Si inseriscono tutti i membri del ramo materno e paterno, scrivendo accanto a ciascun simbolo i dati e gli eventi significativi.
Il Genosociogramma è un grande romanzo grafico e narrativo della famiglia dal quale si comprendono le relazioni tra le persone della famiglia stessa. È un lavoro di analisi, che coinvolge sia la parte logico-razionale che analogico-intuitiva con il disegno.

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SINDROME DI ANNIVERSARIO
Sulla sindrome di anniversario Anne Ancelin Schützenberger scrisse ampiamente nei suoi libri. Parla di periodo di fragilità legato allo stress da anniversario: le persone che hanno subito una perdita importante e non l’hanno elaborata, soffrono, durante i periodi in cui questa perdita viene ricordata, di tensione nervosa, logorio, affaticamento psicofisico che possono produrre incidenti, malattie o altre espressioni.

ELABORAZIONE DEI LUTTI
“Non sei più dov’eri ma sei ovunque sono io.” Valérie Perrin
Il percorso di Psicogenealogia può essere molto sostenitivo nell’elaborazione del lutto, uno dei grandi tabù del nostro tempo. Ogni lutto porta con sé sofferenza, l’elaborazione necessita tempo e spesso si sommano i lutti non elaborati precedentemente. Abbiamo un grande compito di trasformare i morti in antenati.

I SEGRETI FAMILIARI
“Girano molte storie intorno alle tombe. I vivi reinventano spesso la vita dei morti” Valérie Perrin
La psicogenealogia permette di far emergere il non-detto, il non-risolto che rischia di creare ripetizioni patologiche di generazione in generazione, segreti innominati, che tutte le famiglie hanno in seno e conservano con determinazione per lealtà familiare.
segreti familiari devono essere sempre contestualizzati all’epoca storica in cui nascono, dipendono dalla morale vigente, nascono per vergogna sociale, per qualcosa di sconveniente che ha creato imbarazzo. L’omertà è spesso molto presente ostacolando l’espressione; molto spesso sono segreti di Pulcinella, tutti sanno e sussurrano ma è inconcepibile parlarne apertamente. Quando diviene possibile condividere il dolore, comunicarlo e viverlo, si apre un processo che libera, allarga, crea spazio e vivifica. I dimenticati o gli esclusi si esprimono attraverso i sensi di colpa transgenerazionali con attitudini di auto-sabotaggio nella vita dei discendenti.

CAMPO MORFICO
Il campo morfico unisce e contiene in sé tutti i membri di un gruppo sociale, con comunicazione telepatica, anche a grande distanza.
Un campo morfico contiene e coordina nel tempo e nello spazio le varie parti di un sistema e ha memoria di precedenti sistemi analoghi: una sorta di memoria collettivaLe abitudini, le credenze  i costumi degli antenati influenzano i comportamenti presenti, in modo conscio o inconsapevolmente.

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ATTI SIMBOLICI
È possibile che durante il lavoro emerga la necessità di fare atti simbolici che sono atti rituali, evocativi  e rispettosi delle proprie credenze individuali. Il messaggio diretto all’inconscio diviene chiave di guarigione che ci permette di andare “oltre”. La ricerca dei dati e delle informazioni familiari si evidenzia nella sua difficoltà e spesso resistenza familiare come un vero e proprio atto simbolico.

NOME DI NASCITA
“Solo il nome giusto dà a tutte le creature e a tutte le cose la loro realtà.” Michael Ende
Il nome illustra il “progetto senso”. Per comprenderlo ci dobbiamo chiedere chi lo sceglie e perché, se è collegato alla vita di un santo, legato alla tradizione familiare, a significati, eventi, personaggi celebri, svelandone l’etimologia o le assonanze particolari.

PROGETTO SENSO
‘La vita è quello che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti’ John Lennon
Il progetto senso è la proiezione inconscia che i genitori fanno sul figlio, dal concepimento all’anno di nascita e ne determina il destino. Tutti nasciamo con un incarico, spesso transgenerazionale, inconscio e sovente conscio. Spesso può essere in contrasto con la vera natura, può essere un fardello o una spinta evolutiva, come una benedizione. È tuttavia importante comprenderlo, per capire cosa la famiglia ha proiettato, trasformando così i blocchi che impediscono alla persona l’evoluzione, per superare eventuali auto-sabotaggi.

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IPOTESI DEL GEMELLO
Secondo le ricerche il 10-12% delle gravidanze iniziano con più embrioni. Viene riconosciuta una memoria embrionale, una sensibilità pre-natale con una comunicazione particolare nella vita uterina. Il gemello viene riassorbito dalla placenta, integrato nel sopravvissuto o dissecato ed espulso con sanguinamenti iniziali nella madre.
Chi ha vissuto questa esperienza può percepire sentimenti di solitudine, rapporti simbiotici, senso di incompletezza, scarsa autostima, acquisti compulsivi, senso di perdita, paura immotivata dell’abbandono, sottomissione eccessiva. Può divenire uno struggimento, un malessere profondo, talvolta con stati di aggressività e irrequietezza, o addirittura un senso di colpa per essere al mondo e un desiderio di morte. Anche questa sindrome fa parte dell’insieme dei lutti non elaborati.

COSTELLAZIONI PSICOGENEALOGICHE:
Tutta la verità, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e di luce.” Lev Tolstoj
Le Costellazioni familiari sono un metodo creato da Bert Hellinger negli anni ’80, e una messa in scena delle dinamiche familiari. Durante il percorso di Psicogenealogia, in seduta individuale, viene utilizzato il metodo ideato da Maura Saita Ravizza di Costellazioni psicogenealogiche® che permettono, una volta compreso che cosa sia accaduto nel passato familiare trasmesso ai discendenti, di mettere in scena la famiglia. Si crea uno spazio di interrelazione tra il pensiero razionale e quello intuitivo in cui permettere all’inconscio di emergere e divenire cosciente.
Per le costellazioni familiari la famiglia è un sistema, un insieme di elementi in interazionegli elementi son collegati gli uni agli altri, se si produce un cambiamento in uno di essi si produce in tutto il sistema, poiché è un sistema autocorrettivo.
La costellazione viene messa in atto utilizzando fogli colorati scelti a occhi chiusi. I fogli rappresentano i vari componenti della famiglia che si sono evidenziati come partecipi o vittime in un dato contesto. La posizione di ciascun foglio a terra e il colore scelto permettono di emettere delle ipotesi sulle relazioni tra i membri rappresentati. Si osservano i meccanismi, i diversi ruoli familiari, le regole che sottendono e le modalità transazionali in gioco nella famiglia.
Nella costellazione familiari gli esclusi riacquistano i loro diritti, invece di temerli riceviamo le loro benedizioni. È un processo che avviene dentro di noi creando lo spazio nei cuori e si svela un sentire di integrità e completezza.

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4 PUNTI DI FORZA
Non puoi far imparare qualcosa a qualcuno. Puoi soltanto insegnargli a scoprirla in sé.” Galileo

Nel modello educativo, l’enfasi viene posta sull’individuo che guida il proprio processo evolutivo, divenendo attivo e co-creatore di trasformazione.

L’approccio centrato sulla persona che è portatrice della tematica e al tempo stesso della soluzione. Con ascolto benevolo, in assenza di giudizio, empatico, infondente fiducia, emergono nuovi punti di vista, producendo intuizioni e nuove comprensioni.

Il riorganizzare la vita in date  è una straordinaria opportunità di rivedere in eventi la propria vita, abbracciandola nel suo insieme, con i momenti di forza, le cadute, le malattie, i lutti, i trasferimenti: tutto il bagaglio prezioso che ci ha resi quello che siamo oggi.

Porre un obiettivo in accezione positiva, scelto insieme, misurabile, accordato, raggiungibile è un vero e proprio attivatore. Ha la potenza di raccogliere e convogliare tutta l’attenzione della persona verso la soluzione direzionata e chiara, osservando lo scenario oltre la tematica in atto.

Tutto il lavoro che viene fatto con la ricerca, la costellazione, gli atti simbolici serve a onorare e rispettare il destino di ciascuno, e nell’elaborazione a evitare le ripetizioni patologiche.
Di fronte alla medesima situazione traumatica ogni persona reagisce diversamente, in modo personale. Non è il vissuto che provoca la disarmonia, ma il sentimento emozionale che ognuno elabora in seguito a una situazione. La biologia risponde alla situazione emozionale, alla verità celebrale e non alla realtà della situazione.

Quelli che non si ricordano del passato sono condannati a riviverlo.” March Bloch

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